Tratto da Food 24 (Il Sole 24 Ore). Articolo di Donata Marrazzo
Tiziana Di Masi (che ha lavorato con Moni Ovadia, Carlo Lucarelli, Daniele Biacchessi, Oliviero Beha) fa risalire alle sue origini partenopee il bisogno di sperimentare di continuo sulla scena il legame con la cucina: “Discendo da Pulcinella, antica maschera napoletana. Pulcinella ama mangiare, è sempre affamato”, spiega l’attrice. Nei suoi spettacoli interpreta il cibo in tutte le sue forme, intendendolo come ispirazione artistica e specchio di una nuova estetica del teatro. E soprattutto come impegno civile. Suo il progetto “Mafie in pentola”, teatro che nutre speranza, scritto da Andrea Guolo, in collaborazione con Libera: “Racconto storie di vino, olio, friselle, peperoncini, melanzane e legumi, di pasta, mozzarelle, torrone, miele, marmellate. Di terre confiscate alla malavita”. “Tutto quello che sto per dirvi è falso” è invece uno spettacolo sulla contraffazione, specie quella agroalimentare. Il pubblico è chiamato a distinguere tra ciò che è vero e ciò che non lo è, tra il buono e il cattivo.